Renzo Ulivieri

Allenatore

Renzo Ulivieri

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Biography

(San Miniato, 2 febbraio 1941) Dopo una breve carriera da calciatore trascorsa giocando per cinque anni come centromediano nelle giovanili della Fiorentina, retrocedendo poi nel 1966 in quarta categoria con il Cuoiopelli, Ulivieri, laureato all’ISEF a 22 anni, esordisce come allenatore nella stessa squadra a 24 anni. Allenerà successivamente nel 1967-1968 il San Miniato, dal 1968 al 1971 la Primavera del Prato e, nel 1971-1972 il Fucecchio.

Proprio nel 1974 passa ad allenare l’Empoli in Serie C1, poi dal 1976 al 1978 fa parte dello staff tecnico delle giovanili della Fiorentina. Passa poi alla Ternana in Serie B, facendo disputare alla squadra umbra un buon campionato. Dopo un altro buon torneo con il L.R. Vicenza, sempre in B, esordisce in Serie A nel campionato 1980-1981 sulla panchina del Perugia, venendo però sostituito dopo 15 giornate.

Allena quindi la Sampdoria, portandola dalla B alla A nella stagione 1981-1982; nelle annate successive la Samp ottiene il 7º e il 6º posto; dopo due campionati a Cagliari, nel 1986 è coinvolto nello scandalo del Totonero-bis e condannato con una squalifica di tre anni.

Tornato in panchina, grazie alla chiamata del Presidente Francesco Farina, ha allenato il Modena (1989-1991), ottenendo la promozione in Serie B, grazie ad una difesa molto solida (9 reti subite in 34 gare, record tuttora imbattuto del portiere Marco Ballotta). Dopo una salvezza nella stagione 1990-1991 alla guida dei canarini, torna a Vicenza (1991-1994), ottenendo una nuova promozione dalla C1 alla B.

Nel 1994 scende di nuovo in Serie C1 con il Bologna, vincendo il campionato. La stagione successiva vince il torneo cadetto nel finale: il cosiddetto “Torneo dei Bar”, 6 vittorie nelle ultime sei partite. Il campionato 1996-1997 vede la migliore prestazione dei felsinei dalla fine degli anni sessanta, col 7º posto in campionato e la semifinale di Coppa Italia persa a 5 minuti dalla fine. L’ultimo anno in Emilia lo vede da un lato legato alla querelle con Roberto Baggio (lasciato in panchina nella sfida contro la Juventus, il Divin Codino abbandonò offeso il ritiro[2]), e dall’altro a capo di una squadra che con merito ottiene la qualificazione all’Intertoto, facendo dello stesso Baggio il miglior cannoniere italiano dell’anno. Ciò nonostante la società rossoblu pensa ugualmente alla sua sostituzione, e di conseguenza nel 1998 il tecnico passa in B al Napoli, dov’è esonerato a 3 giornate dalla fine del campionato. Nella stagione 1999-2000 subentra sulla panchina del Cagliari alla 5ª giornata ma non può evitare la retrocessione in B dei sardi.

Nella stagione successiva è chiamato dal Parma alla penultima giornata d’andata dopo le dimissioni a sorpresa di Arrigo Sacchi. I gialloblu finiscono quarti, qualificandosi per i preliminari di Champions League. Dopo l’eliminazione a opera del Lille, Ulivieri lascia la guida del Parma il 31 ottobre del 2001. L’anno dopo viene chiamato dal Torino al posto dell’esonerato Giancarlo Camolese, ma la sua avventura sulla panchina granata dura solo 14 partite, sostituito dalla coppia composta da Giacomo Ferri e Renato Zaccarelli. Alla fine comunque i granata non riescono ad evitare la retrocessione in cadetteria.

Nel febbraio 2004 è ingaggiato dal Padova, in Serie C1, con cui termina al 7º posto il suo scampolo di stagione e al 6º posto nell’intero campionato successivo. Nell’estate seguente torna a Bologna: licenziato nel novembre 2005, viene richiamato dalla dirigenza pochi mesi dopo. Nella stagione 2006-2007 è confermato alla guida dei felsinei, ma viene esonerato il 14 aprile 2007, all’indomani della disfatta esterna per 3-0 contro il Genoa, nell’anticipo della 34ª giornata del campionato di Serie B.

Il 1º novembre dello stesso anno viene ingaggiato dalla Reggina, sotto consiglio del suo ex allievo ed ex tecnico della squadra amaranto Walter Mazzarri. Subentra a Massimo Ficcadenti, esonerato dopo la sconfitta interna per 3-1 contro il Livorno, ma Ulivieri viene sollevato a sua volta dall’incarico il 3 marzo 2008 dopo lo 0-0 casalingo contro il Palermo, sostituito da Nevio Orlandi.

Da settembre 2014 diventa allenatore a titolo gratuito della Scalese, squadra di calcio femminile di San Miniato militante in Serie B.