Chi siamo

Il Movimento Shalom organizza la quarta edizione della partita di beneficienza “Metti in campo il cuore”.

I fondi raccolti dalla vendita dei biglietti saranno utilizzati per la realizzazione di case per i rifugiati presenti a Leopoli in Ucraina, scappati dalle zone di guerra.

Logo-Shalom

CHI SIAMO

Il Movimento Shalom nasce nel 1974 a Staffoli, nel comune di Santa Croce Sull’Arno (Pisa) diocesi di San Miniato come associazione di volontariato dedita alla solidarietà e alla formazione dei giovani per iniziativa di un giovane sacerdote, Andrea Pio Cristiani.

Lo scopo del Movimento Shalom Onlus è diffondere una cultura di pace, fratellanza e solidarietà verso gli ultimi della Terra. In modo particolare viene affermato il primato della cultura, della formazione e del lavoro come diritto fondamentale di ogni essere umano.

Superando il concetto di beneficenza, tutti gli interventi del Movimento Shalom in Italia e nel mondo hanno come obiettivo contribuire a dare dignità e autostima ai più vulnerabili attraverso iniziative legate alla formazione, al lavoro e al pieno godimento dei diritti umani.

IL PROGETTO

Durante la missione in Ucraina di agosto per portare gli aiuti raccolti in Italia, abbiamo incontrato la Caritas che ha mostrato il dramma degli oltre duecentomila rifugiati di guerra presenti a Leopoli che nel prossimo futuro non saranno in grado di tornare a casa perché sotto occupazione o zona di guerra. Ricostruirsi una vita è molto difficile soprattutto per le famiglie più numerose, con minori e anziani non autonomi, poiché i costi per trovare una casa, riaprire un’attività o trovare un lavoro e mantenere una famiglia allargata sono proibitivi per chi è fuggito senza poter portare niente con sé.

Per questo motivo abbiamo deciso di sostenere il progetto della Parrocchia di San Giovanni Paolo II di Leopoli di realizzazione di case per famiglie di rifugiati. Si tratta di case di 80-90 metri quadri che può accogliere nuclei familiari da 5 a 10 persone, che avranno un contratto di concessione gratuita della durata di 5 anni, in modo da poter ricostruirsi una vita

Il costo per ogni costruzione è di 6.000 € e al momento la richiesta è di costruire 10 unità abitative per dare una casa che possano sentire tale a circa 100 rifugiati.