Enrico Ruggeri

Cantautore

Enrico Ruggeri

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Biography

Nato a Milano il 5 giugno 1957 sotto il segno dei Gemelli, Enrico inizia la sua carriera a 15 anni. Dalla fusione della prima band originaria, gli Champagne Molotov, e i Trifoglio, nascono i Decibel. Con il suo gruppo Enrico Ruggeri pubblica nel 1978 l’album Punk per la Spaghetti Records. Un insuccesso clamoroso ma che denota grande coraggio.

Allontanatisi, almeno in parte, dal puro punk dell’esordio, nel 1980 i Decibel sbarcano a Sanremo con il brano Contessa, che ottiene un discreto successo. Pubblicano quindi il long playing Vivo da re, che supera le 40mila copie, diventando il miglior successo della band. Dopo un tour concluso con un concerto a San Siro davanti a 50mila persone, Enrico Ruggeri decide di intraprendere una carriera solista. Il successo senza la band arriva solo al secondo tentativo, con l’album Polvere del 1983. In quegli anni scrive anche Il mare d’inverno per Loredana Bertè, diventando una delle penne più apprezzate del nuovo cantautorato italiano (senza mai dimenticare le sue radici rock).

Torna a Sanremo, da solista, nel 1984 con il brano Nuovo swing. Inizia da lì la sua stagione più prolifica. Due anni dopo torna a Sanremo e conquista il premio della critica con Rien ne va plus, un brano particolare, dal ritmo ternario e l’accompagnamento di fisarmonica.

Nel 1987 vince per la prima volta Sanremo insieme a Gianni Morandi e Umberto Tozzi con il brano Si può dare di più. Nel 1988 realizza un album digitale ed elettronico, La parola ai testimoni, ottenendo un successo minore rispetto alle attese.

Torna quindi verso sonorità rock negli anni Novanta, con l’album Il Falco e il Gabbiano, che racchiude le sue due anime: quella più punk e quella vicina al cantautorato francese. Segue nel 1991 il suo album di maggior successo in assoluto: Peter Pan. Il disco ottiene addirittura quattro dischi di platino, trascinato da un singolo secondo solo a Black or White di Michael Jackson. Ripresentatosi a Sanremo nel 1993, al culmine del successo, vince ancora una volta con Mistero, uno dei primi veri pezzi rock a conquistare la manifestazione (forse l’unico in toto).
Nella seconda metà degli anni Novanta, complici problemi personali e con l’etichetta, Enrico sforna album dal successo relativo e partecipa a Sanremo, nel 1996, con L’amore è un attimo, ottenendo un deludente quindicesimo posto. Intraprende quindi un percorso di stampo progressive rock, ma non riesce a convincere del tutto pubblico e critica. Torna a Sanremo nel 2002 con Primavera a Sarajevo, un brano che riprende le sonorità di Bosnia ed Eregovina.

Gli anni Duemila si caratterizzano in generale per un suo andirivieni dal rock al pop, dal folk alla musica cantautorale. Ormai artista affermato, Ruggeri si permette il lusso di fare quel che gli pare. Torna a Sanremo nel 2010 con La notte delle fate, mentre dal 2012 si avvicina alla scena indie italiana, lavorando con artisti come Bugo, L’Aura, Rezophonic, Marta sui Tubi, Africa Unite e altri ancora.

Ancora una volta nel 2015 sale sul palco dell’Ariston, stavolta presentando il brano Il primo amore non si scorda mai e tornando a casa con un buon risultato, il quarto posto. Nel marzo 2017 il gruppo storico di Enrico Ruggeri, i Decibel, si riuniscono dando alle stampe l’album Noblesse oblige. La band torna anche a Sanremo nel 2018 con il brano Lettera dal Duca, dedicato a David Bowie. Dopo la partecipazione al Festival, esce il loro sesto album, L’anticristo.